Dal Vangelo secondo Giovanni (15,15-19)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Gli amici si scelgono e Gesù ci dice che ha scelto proprio noi come suoi amici.
Gli amici si confidano e Gesù ci dice che ci ha fatto conoscere tutto ciò che ha udito dal Padre fin dalla fondazione del mondo.
Gli amici si amano fino al dono della vita e Gesù ci mostra il suo amore per noi donando per noi la sua vita.
Gli amici si imitano gli uni gli altri e Gesù ci chiede di imitarlo nell’amore.
Gli amici si impegnano a compiere ciò che è bene per l’altro e Gesù ci comanda di amare.
Non ci manca nulla per essere e vivere da amici di Gesù; se osserviamo i suoi comandamenti la nostra amicizia sarà fruttuosa.
Dal Salmo 57
Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, voglio inneggiare:
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l’aurora.
Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore
e fino alle nubi la tua fedeltà.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.