Dal Vangelo secondo Luca (4,14-22)
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
Gesù è la Parola che si compie! Quella Parola che aveva sostenuto la fede e la speranza del popolo d’Israele, in Gesù si compie. Dice san Paolo nella lettera ai Corinzi che in Gesù tutte le promesse di Dio sono divenute “sì” (Cfr. 2Cor 1,20).
Gesù è la manifestazione della fedeltà di Dio che compie ciò che dice, che realizza ciò che desidera. Gesù è l’Epifania di una Parola che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Ascoltando lui, la Parola diviene nuova e viva, diviene autorevole, capace ed efficace. Lui è Parola di grazia perché ci rivela l’amore misericordioso e gratuito del Padre che lo ha inviato non solo per proclamare, ma per realizzare l’anno di grazia del Signore.
Dal Salmo 119
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti:
per questo li custodisco.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.
Volgiti a me e abbi pietà,
con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa
e non permettere che mi domini alcun male.
Riscattami dall’oppressione dell’uomo
e osserverò i tuoi precetti.
Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo
e insegnami i tuoi decreti.
Torrenti di lacrime scorrono dai miei occhi,
perché non si osserva la tua legge.
Preghiamo per:
– Coloro che sono chiamati a portare la Parola: ministri ordinati, catechisti e lettori, genitori ed educatori.
– Coloro che non sono più capaci di meravigliarsi.
– Coloro che oggi ascoltano la Parola, ma non riescono a compierla e a metterla in pratica.