Gesù ci introduce con decisione e delicatezza nel suo rapporto con il Padre e ci mostra il legame forte che li lega. Chi vuol comprendere Gesù, il Figlio di Dio, chi lo vuole conoscere veramente, deve lasciarsi introdurre in questo intimo e forte legame con il Padre.
Per Gesù l’essere Figlio è un elemento che coinvolge la sua essenza, che manifesta chi lui sia nel più profondo del suo essere: egli non è altra cosa che Figlio e in questa relazione ritrova tutto se stesso.
Per noi questa relazione è molto difficile da comprendere, perché per molto tempo della nostra vita abbiamo bisogno di dimostrare che essere figli di… non è qualcosa di determinante per comprendere chi noi siamo veramente: per noi è molto importante mettere in evidenza che ci siamo auto determinati.
Il nostro essere figli, anche in un secondo tempo, quando non è una zavorra di cui vorremmo liberarci come accade nelle storie più difficili, diventa qualcosa di relativo e secondario, magari, nel migliore dei casi, legato alla sfera degli affetti, ma raramente fondamentale per definirci.
Per Gesù invece è tutto il contrario: tutto quello che lui dice e fa ha relazione con il Padre.
– lui agisce sempre, come il Padre agisce sempre; non può essere diversamente perché egli fa quello che vede fare dal Padre.
– come il Padre, anche Gesù da la vita ed a lui è stato dato il potere di giudizio perché sia manifestato il legame tra il Padre e il Figlio e l’uno sia onorato nell’altro.
– il dare la vita e il potere di giudicare sono legati tra loro in vista della risurrezione; questa infatti è la volontà del Padre ed è la volontà anche del Figlio.
Questa relazione intima tra il Padre e il Figlio ci svela – infine – la volontà di Dio, sorgente di vita e di salvezza per noi, Stare davanti a Gesù riconoscendolo come il Figlio di Dio significa riconoscere che lui è la fonte della vita e della salvezza che viene a noi dal Padre per mezzo del Figlio.
E’ un mistero da contemplare, come direbbe Paolo nella lettera gli Efesini:
3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
5 predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
6 a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. (Ef 1,3-6)
Tutto questo sembra molto complicato per noi che con difficoltà riusciamo a recepire il linguaggio del Vangelo quando ci conduce su questi pendii più inclinati; occorre solamente lasciarsi condurre per mano da Gesù per poterlo conoscere e crescere nella fiducia in lui.